ACQUA - ACQUA VIVA

Hýdòr in greco, mentre il recipiente che la contiene e hudria, giara o anfora che sia. Ma nel rito battesimale del Battista, in Marco e Giovanni, viene usato il termine potamós, fiume.

In quella terra riarsa l'acqua e piu che mai simbolo di vita; ma gli ebrei, che non era un popolo di navigatori, temeva l'immensa distesa d'acqua del mare ed era terrorizzato di poter morire senza la sepoltura in terra d'Israele e quindi di essere escluso dalla resurrezione. Per questo l'acqua, nella Bibbia ebraica, ha un triplice valore:

- 1) e l’elemento essenziale nei riti purificatori della religione ebraica;

- 2) e il segno della vita che Dio offre ai suoi figli. E cosi simboleggiato nelle parole di Geremia 2,13: “Essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate, che non tengono l'acqua "; oppure in quelle del Salmi 64,19: "Tu visiti la terra e la disseti";

- 3) e segno di morte e distruzione, segno del nulla, del caos o delle forze avverse all’uomo che solo Dio puo governare, delle grandi acque del diluvio. E’ scritto in Giobbe 38,8-11: “Chi ha chiuso tra due porte il mare,quando usciva impetuoso dal seno materno, quando io lo vestivo di nubi e lo fasciavo di una nuvola oscura, quando gli ho fissato un limite, e gli ho messo chiavistello e due porte dicendo: «Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde»?”.

Nel vangelo di Giovanni, invece, l'acqua ha un triplice diverso significato:

1) simbolo dello Spirito Santo sia nell'episodio della samaritana, sia nell'acqua e sangue usciti dal costato di Cristo sulla croce;

2) simbolo di rinascita dall'alto dell'uomo nuovo nell'episodio di Nicodemo che Gesu ha invitato a rinascere da "acqua e da Spirito";

3) simbolo, nell'episodio nozze di Cana, dell'antico Israele (l’infedele sposa di Dio) che non ha vino: Gesù trasforma l'acqua in buon vino, perche non l’obbedienza alla Legge, ma l'amore e il giusto rapporto tra Dio e il suo popolo.

ACQUA VIVA

Piu volte nella Bibbia, la fresca acqua corrente e chiamata “acqua viva”. In Giovanni 4,10-14, nell'episodio della samaritana, l'acqua sorgiva viene contrapposta all'acqua del pozzo: "Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa

gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo (phrear) è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Le rispose Gesù: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; invece chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente (peghè) di acqua che zampilla per la vita eterna»".